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Levico - Agosto 1902 Tracce di vita


Un non meglio identificato Piero scrive all'amico diciottenne Bruno Parisi di Roverè della Luna, in quel momento a Pejo in val di Sole, questa splendida cartolina stile Alphonse Mucha.

Bruno Parisi (Taio, 6 giugno 1884 – Roveré della Luna, 26 gennaio 1957) è stato uno zoologo italiano.

Nato a Taio, una località al tempo parte della Contea del Tirolo nell'Impero austro-ungarico, iniziò gli studi universitari presso l'Università di Innsbruck. Unitosi ai moti studenteschi del 1904 per ottenere l'istituzione di un'università in lingua italiana a Trieste, fu arrestato, condannato a tre mesi di reclusione e bandito da tutte le università dell'Impero.

Trasferitosi a Torino, si laureò in scienze naturali nel 1908. Nel 1910 divenne assistente al dipartimento di zoologia del Museo di storia naturale di Milano. Divenne direttore del dipartimento nel 1921 e direttore del museo nel 1928, carica che mantenne fino al 1951 quando andò in pensione.
Dal 1944 al 1951 è stato anche presidente della Società italiana di scienze naturali.

Gli ultimi anni della sua funzione da direttore museale furono concentrati sulla ricostruzione dell'istituto dopo la distruzione bellica.

Studiò un'ampia collezione di decapodi giapponesi che il museo aveva acquistato dal mercante e naturalista amatoriale britannico Alan Owston che gli permise di descrivere 23 nuovi tipologie di decapodi in una serie di pubblicazioni uscite tra il 1914 e il 1919.
Individuò inoltre ulteriori 7 tipologie di decapodi del Mar Mediterraneo e di altre aree.

I bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale su Milano danneggiarono in maniera significativa il museo causando, tra le altre cose, la perdita di quasi la totalità dei campioni e degli originali dei lavori di Parisi: si salvarono unicamente alcune raccolte di decapodi della zona bentonica del Mar Rosso e uno studio sulle canocchie, tutto frutto di una spedizione del 1923-1924.